Paolo Migone (2021) psichiatra e psicanalista, descrive in modo semplice ed efficace le caratteristiche che distinguono la psicoterapia psicoanalitica e sottolinea che “L’essenza della psicoterapia psicoanalitica consiste nell’esplorare gli aspetti del Sé non pienamente conosciuti, specialmente se si manifestano nella relazione terapeutica e potenzialmente ne vengono influenzati” (p.48). Sempre secondo l’autore sono sette le peculiarità della psicoterapia psicoanalitica:
1. Focalizzazione sugli affetti (affect) e sull’espressione delle emozioni.
La terapia psicodinamica incoraggia l’esplorazione e la discussione dell’intera gamma delle emozioni del paziente. Il terapeuta aiuta il paziente a descrivere e mettere in parole i sentimenti, compresi i sentimenti contraddittori, disturbanti o minacciosi che il paziente inizialmente può non essere capace di riconoscere o ammettere (questo contrasta con le tecniche cognitive, che mettono maggiormente a fuoco i pensieri e le credenze; Blagys & Hilsenroth, 2002; Burum & Goldfries, 2007). Si riconosce anche che l’insight intellettuale non è la stessa cosa dell’insight emotivo, che risuona a un livello più profondo e può condurre al cambiamento (questa è una delle ragioni per cui molte persone intelligenti e psicologicamente sofisticate sono ben capaci di spiegare i motivi delle loro difficoltà ma questo a loro non serve per superarle).
2. Esplorazione dei tentativi tesi a evitare pensieri e sentimenti disturbanti.
La gente, consapevolmente o inconsapevolmente, spesso fa di tutto per evitare aspetti disturbanti o conflittuali della propria esperienza. Questo evitamento (in termini teorici, difesa e resistenza) a volte può manifestarsi in comportamenti quali saltare sedute, venire in ritardo o essere evasivi. Può assumere forme sottili e difficili da riconoscere nel dialogo, come cambiare argomento quando emergono certe idee, soffermarsi su aspetti marginali piuttosto che su ciò che è psicologicamente significativo, guardare a fatti ed eventi escludendo le emozioni, sottolineare le circostanze esterne piuttosto che il proprio ruolo nel contribuire a determinare certe situazioni e così via. La terapia psicodinamica mette a fuoco ed esplora attivamente questi evitamenti.
3. Identificazione di temi e modalità ricorrenti.
La terapia psicodinamica cerca di identificare ed esplorare temi e pattern ricorrenti in pensieri, sentimenti, immagini di sé, relazioni ed esperienze di vita. In alcuni casi un paziente può essere ben consapevole di modalità ricorrenti dolorose o autodistruttive ma è incapace di evitarle (ad esempio, un uomo è ripetutamente attratto verso storie d’amore con partner che lo rifiutano, o una donna mette in atto sempre auto-sabotaggi quando si avvicina al successo). In altri casi, il paziente può essere inconsapevole di queste modalità fino a quando il terapeuta lo aiuta a riconoscerle e capirle.”
Bibliografia
- Blagys M.D. & Hilsenroth M. J.(2002). “Distinctive activities of cognitive-behavioral terapy : A review of the comparative psychotherapy process literature”. Clinical Psychology Review, 22, 5:671-706.DOI: 10.1016/s0272-7358(01)00117-9.
- Burum B.A. & Goldfried M.R. (2007). “The centrality of emotion to psychological change”. Clinical Psychology: Science and Practice, 14, 4: 407-413. DOI: 10.1111/j.1468-2850.2007.00100.x.
- Migone P. (2021). “La terapia psicodinamica è efficace ?”. Franco Angeli. Milano.